echo-loghìa indaga in termini espressivi le profonde trasformazioni dovute all’innesto degli artefatti umani nell’ambiente naturale, che ha portato a risultati a volte fortunati, più spesso catastrofici
echo-loghìa si compone di materiali visivi e sonori prelevati dai nuovi ecosistemi della civiltà globalizzata e importati nello spazio web, un ambiente digitale parallelo, posto al confine tra materia e pensiero
echo-loghìa modella le proprie forme audiovisuali all’interno di paesaggi visionari che si evolvono secondo un articolato sistema di interazioni dinamiche in continuo movimento, sempre cangianti
echo-loghìa, astratta ed impalpabile, risiede nel web, ma si rende sensibile nello spazio fisico della percezione, in un precario equilibrio, intrinsecamente instabile, di esplorazione del limite tra reale e virtuale
Silvia Lanzalone
musica, progetto, elaborazioni visive
Emanuela Mentuccia
fotografie, elaborazione immagini
echo-loghìa è composta da nove episodi, ciascuno dei quali è anche un luogo, “locus”, che rappresenta la visione di un paesaggio trasfigurato in cui natura, tecnica e logica si incontrano e si trasformano
Il “locus” viene realizzato a partire dalla fotografia di un luogo e dai suoni ad esso correlati, che vengono entrambi elaborati digitalmente e successivamente interconnessi attraverso funzioni di movimento e trasformazioni dinamiche realizzate con algoritmi di calcolo in tempo reale
L’opera può essere seguita spostandosi liberamente tra i diversi “locus” che progressivamente si manifestano nello spazio web, non ha punti di vista e di ascolto privilegiati e può essere fruita con qualsiasi dispositivo di riproduzione multimediale collegato in rete
echo-loghìa, realizzata presso il CRM – Centro Ricerche Musicali di Roma, è una produzione ArteScienza, e si è sviluppata nello spazio web dal 1 al 15 settembre 2023